#16 faraday

Faraday, per me, è prima di tutto il cognome di Daniel Faraday, uno dei personaggi più simpatici e indimenticabili di Lost: il fisico geniale e alquanto fuori di testa interpretato da Jeremy Davies. Nessuno più di lui, nell’intera storia dell’umanità, è stato tanto tenace nell’indossare una cravatta nel bel mezzo di una giungla tropicale. Questa è classe.

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Gli autori lo hanno così chiamato in onore di Michael Faraday (1791-1867), fisico e chimico britannico.
Nato da famiglia molto povera, Michael Faraday cominciò a lavorare a 13 come fattorino in una libreria, dove più tardi diventò apprendista rilegatore. Lesse molti libri e sviluppò un grande interesse per le scienze, soprattutto per la chimica e l’elettricità. Studiò da autodidatta finché riuscì in qualche modo a diventare assistente di Humphry Davy, importante chimico e fisico. Così ebbe la possibilità di compiere una quantità astronomica di esperimenti scientifici, scoprendo un sacco di cose, nel campo della chimica e soprattutto in quello dell’elettricità e del magnetismo. Questa frase di Wikipedia mi sembra quasi poetica: “Riuscì a liquefare vari gas, indagò sulle leghe dell’acciaio e produsse molti nuovi tipi di vetro con scopi ottici”.
Inventò il becco di Bunsen, un bruciatore a gas usato nei laboratori scientifici come fonte di calore, che però prese il nome da da Robert Wilhelm Bunsen, chimico-fisico tedesco che perfezionò l’invenzione.
Studiò il processo dell’elettrolisi in dettaglio e pubblicò quelle che oggi sono conosciute come leggi di Faraday sull’elettrolisi.
Scoprì qualcosa di molto importante sui campi magnetici e i campi elettrici (che, in tutta onestà, non sono in grado di comprendere) chiamata legge di Faraday, o legge di Faraday-Neumann, legge di Faraday-Henry, o anche legge dell’induzione elettromagnetica. Su questo principio si basa l’invenzione della dinamo (ringrazierò sempre Faraday quando vado in giro in bici di sera).
Scoprì anche l’effetto Faraday, un fenomeno magneto-ottico, che fu la prima evidenza sperimentale della correlazione tra luce e magnetismo.
Inventò anche la cosiddetta gabbia di Faraday: un contenitore, fatto di materiale elettricamente conduttore, in grado di isolare l’ambiente interno da un qualunque campo elettrostatico presente al suo esterno, anche molto intenso. Questo effetto scudo viene usato anche per evitare la fuoriuscita di campi elettromagnetici da un ambiente, come nel caso del forno a microonde. Un’ulteriore utilissima applicazione della gabbia di Faraday è la seguente:
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Gli studi di Michael Faraday sono stati talmente importanti che il suo nome è stato dato a cose di ogni tipo: ad esempio la costante di Faraday, che non è Desmond Hume (immagino che sarò l’unica a ridere di questa sagace battuta) ma una costante usata in fisica e chimica per scopi a me misteriosi, e il farad, unità di misura della capacità elettrica, derivante dal rapporto tra il coulomb e il volt. Siccome un farad è un’unità molto grande, si usano solitamente dei sottomultipli: la Terra intera ha una capacità di 712 μF, cioè un milionesimo di farad.
Faraday dev’essere molto amato anche tra gli astronomi: da lui prendono il nome un cratere lunare situato nelle regioni montuose meridionali della Luna e l’asteroide 37582 Faraday, scoperto nel 1990.
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CS Faraday è il nome di due navi posacavi (cable ships) costruite una nel 1874 e l’altra nel 1923. E in questo modo ho anche scoperto che esistono navi posacavi: cioè navi appositamente attrezzate per la posa di cavi sottomarini necessari per il trasporto di energia o per le telecomunicazioni.
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Faraday è anche il nome di alcune città, di un avvocato, e di un certo David Faraday, vittima del killer dello zodiaco, un serial killer reale di cui in Criminal Minds si parla in continuazione.
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Infine Michael Faraday compare ritratto sulle banconote da 20 sterline, purtroppo attualmente ritirate dalla circolazione. A questo proposito ho il piacere di citare Jacob Lewis Bourjaily, fisico teoretico che si è sentito in dovere di raccogliere qui tutte le banconote raffiguranti scienziati e matematici. Grazie Jacob!