#97 cometa di halley

Nell’ultima parte del primo episodio di Love, di cui si è parlato negli ultimi due post (prima e seconda parte), Gus indossa una maglietta con la scritta “Official Comet Watcher – Halley’s Comet – Dec 15, 1985 – Apr 1, 1986”. Se vi piace, potete comprarla su Amazon.
La suddetta maglietta ha inoltre il merito di avermi fatto scoprire un sito, di cui ignoravo l’esistenza ma di cui sentivo da tempo la necessità, chiamato T-Shirts On Screen: cataloga screenshot di film e serie tv in cui i personaggi indossano magliette. È anche su Twitter. Meraviglioso.

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Gus con la maglietta della cometa.

Ma diciamo due parole sulla cometa di Halley. Da Wikipedia: «La Cometa di Halley, il cui nome ufficiale è 1P/Halley, è la più famosa e brillante delle comete periodiche provenienti dalla Fascia di Kuiper, le quali passano per le regioni interne del sistema solare ad intervalli di decine di anni».
Le comete sono piccoli corpi celesti composti prevalentemente da ghiaccio. Quelle periodiche sono comete che, percorrendo la loro orbita, arrivano in prossimità del nostro pianeta regolarmente ogni qualche decina o centinaia di anni. Il periodo orbitale della cometa di Halley è di circa 75 anni, perciò ogni circa 75 anni la cometa risulta visibile dalla Terra. È stata visibile l’ultima volta nel 1986 (l’anno commemorato nella maglietta di Gus) e si prevede che tornerà visibile nel 2061.

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L’orbita della cometa di Halley rispetto al sistema solare.

Numerosi testi antichi contengono testimonianze che potrebbero riguardare la cometa di Halley: la prima osservazione sembra in un testo cinese del 239 a. C. Più avanti, si trovano riferimenti in documenti babilonesi e anche nel Talmud, uno dei testi sacri dell’ebraismo. Ci sono anche testimonianze visive: la cometa di Halley appare nell’arazzo di Bayeux (Bayeux Tapestry), un tessuto ricamato che racconta per immagini la conquista normanna dell’Inghilterra del 1066. Un’altra apparizione nel 1301 ha probabilmente ispirato Giotto a dipingere la stella di Betlemme come una cometa nell’Adorazione dei Magi, un affresco del 1303-1305 nella Cappella degli Scrovegni a Padova. La stella di Betlemme è quella che avrebbe guidato i Magi ad arrivare da Gesù appena nato: il testo del Vangelo è ambiguo e controverso, ma parla di stella e non di cometa (e infatti, nelle rappresentazioni precedenti a Giotto, ci sono stelle e non comete). Eppure, la definizione comune è “stella cometa”, che è una gran confusione, perché le stelle non sono comete, e le comete non sono stelle. In inglese, invece, la chiamano “Christmas Star” e non si pongono il problema.

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L’Adorazione dei Magi di Giotto (la cometa è sopra il tetto della capanna)

Tra l’altro, i tre re Magi: nel testo biblico, non si dice che fosse re, né che fossero tre, né come si chiamassero. Questi dettagli (compresi i nomi  Melchiorre, Baldassarre e Gaspare) sono stati aggiunti dalla successiva tradizione cristiana. E poi, prima di arrivare da Gesù, i Magi passano dal re Erode e gli parlano della stella e della nascita del messia, ed Erode non ne è entusiasta, tanto che fa uccidere tutti i bambini sotto ai due anni di età a Betlemme.

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Il passo del vangelo di Matteo che descrive l’arrivo dei magi, in diverse traduzioni (da LaParola.net – grazie a Matteo, un omonimo dell’evangelista).

Secondo alcune interpretazioni, come quella adottata dai Testimoni di Geova, la stella era un segnale mandato non da dio bensì dal diavolo, per far sapere a Erode della nascita di Gesù e mettere quindi quest’ultimo in pericolo. In più, i magi sono astrologi, e pagani, e la Bibbia non parla benissimo dell’astrologia (sarebbe “detestabile” a dio).

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I Re Magi in un dipinto di Henry Siddons Mowbray.

Ma torniamo alla cometa di Halley: gli astronomi avevano sempre interpretato ogni sua apparizione come un evento isolato. Edmond Halley (1656 – 1742) fu il primo ad accorgersi che la cometa apparsa nel 1682 aveva caratteristiche simili a quelle descritte da altri astronomi del passato, e concluse che si trattava in realtà dello stesso oggetto che tornava visibile ogni 76 anni. Calcolò quindi che la cometa sarebbe tornata tra il 1758 e il 1759. Purtroppo morì prima di vedere confermata la propria previsione, ma aveva ragione, e così la cometa fu chiamata col suo nome.

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Edmond Halley

Edmond Halley è un tizio fighissimo che, secondo Wikipedia, «è stato un astronomo, matematico, fisico, climatologo, geofisico e meteorologo inglese». Si è occupato anche di demografia e ha una laurea ad honorem in legge. «L’interesse di Halley per la scienza greca ne fece anche un filologo ed editore di antichi trattati». Praticamente ha studiato di tutto, fatto e scoperto mille cose.
Fun fact atronomico-letterario: Mark Twain è nato con l’apparizione della cometa di Halley nel 1835, ed è morto durante l’apparizione successiva, nel 1910. Quella del 1910 è stata anche la prima volta in cui la cometa di Halley ha potuto essere fotografata.

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All’arrivo della cometa nel 1985-86 sono state lanciate parecchie sonde per studiarla da vicino, tra cui la sonda Giotto, lanciata dall’Agenzia Spaziale Europea, che prende il nome dal pittore che la ritrasse in un suo affresco.

Anche se per rivedere la cometa di Halley dovremo aspettare un bel po’, tutti gli anni ne possiamo vedere i rimasugli: lo sciame meteorico delle Eta Aquaridi, che si ripete ogni anno dal 19 aprile al 28 maggio, e quello delle Orionidi, dal 2 ottobre al 7 novembre, avvengono «quando la Terra, nel suo moto orbitale intorno al Sole, attraversa l’orbita di una cometa che ha lasciato una scia di detriti» (Wikipedia). I detriti, o meteore, entrando in contatto con l’atmosfera terrestre bruciano e lasciano scie luminose, ovvero le stelle cadenti. Gli sciami prendono il nome non dalla cometa da cui sono originati ma dalla posizione nel cielo da cui le stelle cadenti sembrano arrivare.

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Love #1 – Do you love me now? (parte 2)

E questa è la seconda parte del post precedente, in cui proseguo a parlare del primo episodio della serie tv Netflix Love con approfondimenti e divagazioni.

Samsung vs Apple
samsung vs apple
Gus e Natalie

All’inizio dell’episodio, Gus e Natalie se ne stanno uno accanto all’altra seduti nel letto, ognuno con il proprio portatile: Gus ha un Samsung, quello di Natalie sembra un MacBook Air, o comunque un Mac.

Samsung vs Apple 2
Una rappresentazione visiva della “battaglia” tra Apple e, mi dicono, non Samsung ma Android. Comunque più o meno, dai. Tra l’altro con citazione starwarsiana.

La Samsung è un’azienda sudcoreana, il cui nome significa “tre stelle” in coreano, fondata dall’imprenditore Lee Byung-chul nel 1938 come azienda di distribuzione di generi alimentari. Negli anni successi Lee Byung-chul ha diversificato gli investimenti, la Samsung è cresciuta e ha cominciato a occuparsi di vendita al dettaglio, di assicurazioni e di mille altre cose, fino ad arrivare all’industria elettronica alla fine degli anni Sessanta.
La Apple è invece un’azienda statunitense fondata da Steve Jobs, Steve Wozniak e Ronald Wayne nel 1976 a Cupertino, in California, e produce computer, sistemi operativi e altre cose. Il celebre logo della mela morsicata fu disegnato nel 1977 da Rob Janoff e, se avete un Mac, potete ottenere il simbolo premendo Alt, maiuscole e il numero 8 (). Viene a volte considerato un omaggio ad Alan Turing, padre dell’informatica morto suicida nel 1954 a 41 anni per avvelenamento da cianuro di potassio: non distante dal corpo, venne ritrovata anche una mela mezza mangiata, che potrebbe aver contenuto il veleno (ma non fu mai analizzata). Ma quelli della Apple hanno sempre negato ogni riferimento a Turing.
Forse non tutti sanno che: il primissimo logo Apple, disegnato da Ronald Wayne, rappresenta Isaac Newton seduto sotto un melo.

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Il primo logo Apple (1976).
Delitto e castigo e Cujo

C’è una scena in cui Eric, il cocainomane ex di Mickey, le propone di leggere e porta due romanzi: Delitto e castigo e Cujo.
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(Né io né Marco li abbiamo letti, ma ci siamo spolerati le trame su Wikipedia).
Delitto e castigo, di Dostoevskij, pubblicato nel 1866, è uno dei più importanti romanzi russi di sempre.
Il titolo riprende Dei delitti e delle pene, trattato giuridico contro la pena di morte e la tortura, dell’italiano Cesare Beccaria (1738 – 1794). Il “castigo”, infatti, andrebbe più correttamente tradotto con il termine “pena” che ha anche una valenza legale. La “pena” è quella del protagonista, Rodion Romanovič Raskol’nikov, studente pietroburghese che (spoiler!) ha commesso due omicidi. In realtà, più che a una pena giuridica, si allude al castigo morale, emotivo e mentale, fatto di rimorsi, angoscia, paura di essere scoperto, del povero Raskol’nikov, che poi (spoiler!) si innamora di una certa Sonja e poi (spoiler!) si costituisce, si pente e si redime.

Attenzione: Dostoevskij non è Tolstoj (io mi confondo sempre).
Fëdor Dostoevskij (1821 – 1881) ha scritto Delitto e castigo, L’idiota, I fratelli Karamazov, I demoni, e altro.
Lev Tolstoj (1828 – 1910) ha scritto Anna Karenina, Guerra e pace, Sonata a Kreutzer, Resurrezione, e altro.
Dostoevskij
Attenzione 2: Delitto e castigo non è Orgoglio e pregiudizio, e neanche Ragione e sentimento.
Entrambi della scrittrice inglese Jane Austen, che ha un’evidente passione per i titoli Sostantivo congiunzione sostantivo, Orgoglio e pregiudizio (Pride and Prejudice, 1813) parla dell’orgoglio di classe del signor Fitzwilliam Darcy, ricco gentiluomo, e del pregiudizio nei suoi confronti da parte della protagonista Elizabeth Bennet; Ragione e sentimento (Sense and Sensibility, 1811), invece, racconta di due sorelle dai caratteri opposti: Elinor Dashwood, quella ragionevole, e Marianne Dashwood, quella sentimentale.

Ma torniamo ai libri citati in Love.
Cujo è un romanzo di Stephen King del 1981. A Castle Rock, cittadina immaginaria nel Maine in cui sono ambientati diversi libri di King, il cane Cujo è un docile e giocoso San Bernardo che un giorno viene morso da un pipistrello e contrae la rabbia. La malattia gli dà dolori, allucinazioni e un’irrefrenabile aggressività verso tutti, che lo porta ad attaccare e uccidere la gente.

cujo meme
Un meme su Cujo (l’immagine è una scena del film tratto dal romanzo).

Penso che i due romanzi potrebbero essere stati citati nell’episodio pilota di Love per le storie d’amore che contengono: in Delitto e castigo c’è un incontro e la nascita di una storia d’amore che, in particolare, trasforma il protagonista da premeditatore di omicidi a cristiano praticante, mentre in Cujo c’è un tradimento: Vic Trenton, infatti, scopre che sua moglie Donna lo ha tradito. Vi starete chiedendo: cosa c’entra con un cane rabbioso? Be’, Cujo è il cane del meccanico, e (spoiler!) quando Donna porta a riparare la macchina, il cane ha già ucciso il meccanico e cerca di uccidere lei e suo figlio Tad, di quattro anni, che si chiudono in macchina, la quale ovviamente è rotta e non parte.

Archetipo

Mickey lavora in una radio dove un certo dr. Greg tiene un programma in cui parla e dà consigli agli ascoltatori che telefonano. Quando però gli viene chiesto cosa significa la parola “archetipo”, da lui usata più volte, si rivela totalmente impreparato e fa una ridicola figuraccia.
archetipo

Ve lo diciamo noi, allora, cosa significa archetipo:

archètipo s. m.
1. Primo esemplare, modello: l’Iliade può essere considerata l’a. dei poemi epici o eroici.
2. In filosofia, spec. nella tradizione platonica, l’essenza sostanziale delle cose sensibili. Anche come agg.: idee archetipe.
3. Nel pensiero dello psichiatra e psicologo svizz. C. G. Jung (1875-1961), immagine primordiale contenuta nell’inconscio collettivo, la quale riunisce le esperienze della specie umana e della vita animale che la precedette, costituendo gli elementi simbolici delle favole, delle leggende e dei sogni.
4. Nella critica testuale, il manoscritto non noto ma ricostruibile con maggiore o minor sicurezza attraverso il confronto dei manoscritti noti, come quello da cui essi tutti deriverebbero secondo i rapporti di dipendenza raffigurati nello stemma, o albero genealogico; l’archetipo rappresenta un testo che, rispetto ai codici noti, è più vicino e complessivamente più fedele all’originale. Il termine è usato con analogo sign. anche nell’archeologia e nella storia dell’arte: statua che riproduce l’a. di Lisippo.
(dal vocabolario Treccani)

Uber

A un certo punto dell’episodio, Mickey prende un Uber per raggiungere Eric:

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Uber, fondata da Travis Kalanick e Garrett Camp nel 2009, è un’azienda con sede a San Francisco che fornisce servizi di trasporto automobilistico privato attraverso un’app che mette in collegamento diretto passeggeri e autisti. Negli ultimi anni ha ottenuto un successo enorme ed è presente in decine di città in tutto il mondo (è arrivata in Italia nel 2013).
Normalmente le auto sono guidate da autisti professionisti, dotati di una licenza e di auto registrate per il trasporto a pagamento di clienti. Esiste poi UberPop, un servizio che permette a chiunque di registrarsi come autista e di usare la propria auto per trasportare clienti paganti. Ha avuto un grande successo perché permette agli autisti di guadagnare senza la necessità di permessi o licenze ed è per gli utenti molto conveniente rispetto a un taxi o un classico Uber.
In Italia UberPop è stato dichiarato illegale nel 2015. Fortemente osteggiato dai tassisti, è illegale anche in molte altre nazioni. Negli Stati Uniti invece ha preso piede, e compare o viene citato in numerose serie tv recenti.

The Big Bang Theory, stagione 9, episodio 15 (The Valentino Submergence):

uber big bang

The Big Bang Theory, stagione 9, episodio 23 (The Line Substitution Solution):

big uber

Girls, stagione 5, episodio 8 (Homeward Bound):

uber girls 1

Girls, stagione 5, episodio 9 (Love Stories):

uber girls 2

Master of None, stagione 1, episodio 1 (Plan B):
uber master of none

UberX e UberBLACK si riferiscono alle fasce di qualità del servizio. Uber mette a disposizione sei opzioni:
UberX – Low cost, su un’utilitaria.
UberTAXI – Il classico taxi in versione Uber.
UberBLACK – L’opzione “originaria” di Uber, su una berlina.
UberSUV – A bordo di un SUV.
UberXL – Auto con sei o più posti.
UberLUX – Auto elegante e costosa.

Uber è menzionato anche in Big Bang Theory, stagione 9, episodio 16 (The Positive Negative Reaction), e in Person of Interest, stagione 5, episodio 1 (B.S.O.D.), c’è una scena in cui John Reese in fuga si lancia dentro una macchina sulla quale sta salendo un tizio che gli dice “Dude, this is my Uber!”.

Sawing logs

love saw logs

Dopo una festa, due ragazze chiedono a Gus cosa farà ora, e lui risponde “sawing some logs”. Nel doppiaggio italiano è stata tradotta quasi letteralmente “sego qualche albero” (i sottotitoli di Netflix dicono “vado a segare qualche tronco”), e non sembra avere molto senso. In inglese, “saw (some) logs” o “saw wood” significa russare, producendo un rumore simile a quello di una motosega che taglia dei tronchi, e anche dormire profondamente, essere profondamente addormentati. Se il concetto non vi è chiaro, ecco un video esplicativo su YouTube.
E lo so che quando si parla di seghe pensate a certe cose, ma in inglese ci sono un sacco di modi per dire “masturbazione” però nessuno che abbia a che fare con questo attrezzo da boscaioli (potete controllare su Sex-Lexis, un dizionario di termini sessuali).

Cometa di Halley

Nell’ultima parte dell’episodio, Gus indossa una maglietta della cometa di Halley, sulla quale scriverò un post a parte perché ci sono troppe cose da dire.

maglietta di halley

Love #1 – Do you love me now? (parte 1)

Questo post è stato scritto da Marco ed è il primo di una serie di articoli, scritti in parte da lui e in parte da me, che verranno pubblicati in parte qui e in parte su M for Maverick, che seguiranno la serie tv di Netflix Love e ne racconteranno curiosità varie e super appassionanti.
Buona lettura!


Ogni tanto mi vengono strane idee in testa. Penso “perché non commentare una serie tv episodio per episodio parlando delle curiosità, della musica, e di quanto strambo ci possa essere in 40 minuti?” e mi dico “per fare tutto ciò ho bisogno di un’esperta”; ci vuole qualcuno che potrebbe, e qui cito: “parlare per ore di Lost, Stephin Merrit (devo approfondire ‘sti Magnetic Fields) e Ferdinand de Saussure”, ma soprattutto qualcuno che ogni giorno si documenta su Wiki e Google per sfamare la sua sete di conoscenza. Ecco, lei è Wellentheorie.
La scelta è ricaduta su Love, una serie nuova per entrambi, così ci siamo visti il pilot e abbiamo dato il via al progetto.
Per ogni puntata cercheremo di analizzare quelli che a noi sono sembrati gli aspetti più curiosi o comunque più interessanti. Spoiler? Non così grossi da rovinare una prima visione.

music foo fighter t-shirt

Durante l’episodio vengono nominate tre band: Foo Fighters e Circle Jerks (nominate indirettamente da due t-shirt che indossano Gus ed Eric) e poi i Monkees quando il capo di Mickey le chiede un consiglio su una nuova band d’ascoltare mentre si allena.

music the monkees

I Monkees nascono a Los Angeles nel 1965, in pieno periodo di Beatlemania; invece che partire con il classico album d’esordio iniziarono con una serie di telefilm (volevano emulare i film dei Fab Four) e con essi promuovevano i loro pezzi musicali. Il primo, omonimo, album arrivò l’anno dopo. Il loro pezzo più famoso è I’m a believer, composto da Neil Diamond. Forse, lo conoscete grazie alla versione fatta dagli Smash Mouth per la colonna sonora di Shrek, oppure grazie alla versione italiana, Sono bugiarda di Caterina Caselli. Di recente è uscito Good Times, un nuovo album con pezzi scritti dai Monkees rimasti (il cantante Davy Jones è morto nel 2012) e da alcuni ospiti (Rivers Cuomo dei Weezer, Ben Gibbard dei Death Cab for Cutie, Noel Gallagher e Paul Weller, Carole King).
Segnalo il pezzo scritto da Noel e Weller che s’intitola Birth of an Accidental Hipster e Love to Love.
Strano che nel 2016 venga consigliata una band così rétro, ma dietro questa scelta ci possono essere i più svariati motivi.

music cirle jerks t-shirt

Ed ora passiamo al gruppo meno conosciuto dei tre, i Circle Jerks; siamo alla fine degli anni ’60, sempre nella Città degli Angeli, e Keith Morris, voce dei Black Flag dal ’76 al ’79, mette su la prima formazione assieme a Greg Hetson, Roger Rogerson e Lucky Lehrer. Il primo album, Group Sex, viene considerato il loro capolavoro (la traccia numero 11 Live Fast and Die Young è considerata il loro motto): è composto da 14 brani e dura 15 minuti (eh eh stiamo parlando di hardcore punk); Deny Everything è il pezzo più corto (0:28) e Back Against the Wall quello più lungo (1:35).
Flea, Offspring e Pennywise sono solo alcuni dei tanti artisti che hanno detto di essere stati influenzati dalla band di Keith Morris.

Immaginando che sapeste già tutto sul gruppo di Dave Grohl, mi sono messo a fare delle ricerche correlate con il nome della band e “love”. I primi risultati sono stati i diversi diverbi tra Courtney Love e il batterista dei Nirvana, ovviamente, ma non volevo annoiarvi e così ho continuato a cercare. E cos’ho scovato? Notizia fresca fresca: il buon Dave e Lionel Richie si scambiano ceste piene di muffin! Tutto nasce nel 2015, quando Grohl si ruppe la gamba in un concerto in Svezia, e Lionel invece che mandargli dei semplici fiori gli mandò una vagonata di dolci. Allora il cantante dei Foo, durante uno speciale dedicato ai Commodores, si è sdebitato in diretta. Per rimanere in tema musicale ho trovato due video dei Fighters che suonano I Love Rock’n’Roll con Joan Jett e Ain’t Talkin’ ‘bout Love dei Van Halen (alla voce il batterista Taylor Hawkins, che ha anche un suo gruppo, i Taylor Hawkins and the Coattails Riders ed ha suonato la batteria nel pezzo L’uomo più semplice di Vasco). Conoscete il pezzo dei Van Halen oppure fate parte di quelli che credevano fosse un pezzo degli Apollo 440?

Tra i brani presenti nella colonna sonora, ne abbiamo scelti due che secondo noi rappresentavano bene l’intero episodio: Do You Love Me Now? delle BreedersWe Were Meant to Be Together (Eravamo fatti per stare insieme) di Tom Brosseau. Se il primo esprime i dubbi che passano per la testa di Gus e Mickey, il secondo rappresenta quella vena di malinconia e romanticismo tenero che compare verso la fine.

Rubrica attori già visti altrove   🎬

Charlyne Yi, la dottoressa Chi Park di Doctor House.
Tracie Thoms, Kate Miller di Cold Case.
Mädchen Amick, vista in Twin Peaks (e ci sarà anche in quello nuovo), Dawson’s Creek, Gilmore Girls, ER, Gossip Girl, Californication, Damages, CSI: NY.
John Ross Bowie, Barry Kripke di The Big Bang Theory.
Dave Allen, Jeff Rosso di Freaks and Geeks.
Steve Bannos, Frank Kowchevski di Freaks and Geeks.

Bonus: Iris Apatow, la bambina attrice a cui Gus fa da insegnante, è la figlia di Judd Apatow, il creatore di Love e autore di alcuni episodi di Freaks and Geeks.


 

La seconda parte di questo post è qui.