E questa è la seconda parte del post precedente, in cui proseguo a parlare del primo episodio della serie tv Netflix Love con approfondimenti e divagazioni.
Samsung vs Apple
All’inizio dell’episodio, Gus e Natalie se ne stanno uno accanto all’altra seduti nel letto, ognuno con il proprio portatile: Gus ha un Samsung, quello di Natalie sembra un MacBook Air, o comunque un Mac.
La Samsung è un’azienda sudcoreana, il cui nome significa “tre stelle” in coreano, fondata dall’imprenditore Lee Byung-chul nel 1938 come azienda di distribuzione di generi alimentari. Negli anni successi Lee Byung-chul ha diversificato gli investimenti, la Samsung è cresciuta e ha cominciato a occuparsi di vendita al dettaglio, di assicurazioni e di mille altre cose, fino ad arrivare all’industria elettronica alla fine degli anni Sessanta.
La Apple è invece un’azienda statunitense fondata da Steve Jobs, Steve Wozniak e Ronald Wayne nel 1976 a Cupertino, in California, e produce computer, sistemi operativi e altre cose. Il celebre logo della mela morsicata fu disegnato nel 1977 da Rob Janoff e, se avete un Mac, potete ottenere il simbolo premendo Alt, maiuscole e il numero 8 (). Viene a volte considerato un omaggio ad Alan Turing, padre dell’informatica morto suicida nel 1954 a 41 anni per avvelenamento da cianuro di potassio: non distante dal corpo, venne ritrovata anche una mela mezza mangiata, che potrebbe aver contenuto il veleno (ma non fu mai analizzata). Ma quelli della Apple hanno sempre negato ogni riferimento a Turing.
Forse non tutti sanno che: il primissimo logo Apple, disegnato da Ronald Wayne, rappresenta Isaac Newton seduto sotto un melo.
Delitto e castigo e Cujo
C’è una scena in cui Eric, il cocainomane ex di Mickey, le propone di leggere e porta due romanzi: Delitto e castigo e Cujo.
(Né io né Marco li abbiamo letti, ma ci siamo spolerati le trame su Wikipedia).
Delitto e castigo, di Dostoevskij, pubblicato nel 1866, è uno dei più importanti romanzi russi di sempre.
Il titolo riprende Dei delitti e delle pene, trattato giuridico contro la pena di morte e la tortura, dell’italiano Cesare Beccaria (1738 – 1794). Il “castigo”, infatti, andrebbe più correttamente tradotto con il termine “pena” che ha anche una valenza legale. La “pena” è quella del protagonista, Rodion Romanovič Raskol’nikov, studente pietroburghese che (spoiler!) ha commesso due omicidi. In realtà, più che a una pena giuridica, si allude al castigo morale, emotivo e mentale, fatto di rimorsi, angoscia, paura di essere scoperto, del povero Raskol’nikov, che poi (spoiler!) si innamora di una certa Sonja e poi (spoiler!) si costituisce, si pente e si redime.
Attenzione: Dostoevskij non è Tolstoj (io mi confondo sempre).
Fëdor Dostoevskij (1821 – 1881) ha scritto Delitto e castigo, L’idiota, I fratelli Karamazov, I demoni, e altro.
Lev Tolstoj (1828 – 1910) ha scritto Anna Karenina, Guerra e pace, Sonata a Kreutzer, Resurrezione, e altro.
Attenzione 2: Delitto e castigo non è Orgoglio e pregiudizio, e neanche Ragione e sentimento.
Entrambi della scrittrice inglese Jane Austen, che ha un’evidente passione per i titoli Sostantivo congiunzione sostantivo, Orgoglio e pregiudizio (Pride and Prejudice, 1813) parla dell’orgoglio di classe del signor Fitzwilliam Darcy, ricco gentiluomo, e del pregiudizio nei suoi confronti da parte della protagonista Elizabeth Bennet; Ragione e sentimento (Sense and Sensibility, 1811), invece, racconta di due sorelle dai caratteri opposti: Elinor Dashwood, quella ragionevole, e Marianne Dashwood, quella sentimentale.
Ma torniamo ai libri citati in Love.
Cujo è un romanzo di Stephen King del 1981. A Castle Rock, cittadina immaginaria nel Maine in cui sono ambientati diversi libri di King, il cane Cujo è un docile e giocoso San Bernardo che un giorno viene morso da un pipistrello e contrae la rabbia. La malattia gli dà dolori, allucinazioni e un’irrefrenabile aggressività verso tutti, che lo porta ad attaccare e uccidere la gente.
Penso che i due romanzi potrebbero essere stati citati nell’episodio pilota di Love per le storie d’amore che contengono: in Delitto e castigo c’è un incontro e la nascita di una storia d’amore che, in particolare, trasforma il protagonista da premeditatore di omicidi a cristiano praticante, mentre in Cujo c’è un tradimento: Vic Trenton, infatti, scopre che sua moglie Donna lo ha tradito. Vi starete chiedendo: cosa c’entra con un cane rabbioso? Be’, Cujo è il cane del meccanico, e (spoiler!) quando Donna porta a riparare la macchina, il cane ha già ucciso il meccanico e cerca di uccidere lei e suo figlio Tad, di quattro anni, che si chiudono in macchina, la quale ovviamente è rotta e non parte.
Archetipo
Mickey lavora in una radio dove un certo dr. Greg tiene un programma in cui parla e dà consigli agli ascoltatori che telefonano. Quando però gli viene chiesto cosa significa la parola “archetipo”, da lui usata più volte, si rivela totalmente impreparato e fa una ridicola figuraccia.
Ve lo diciamo noi, allora, cosa significa archetipo:
archètipo s. m.
1. Primo esemplare, modello: l’Iliade può essere considerata l’a. dei poemi epici o eroici.
2. In filosofia, spec. nella tradizione platonica, l’essenza sostanziale delle cose sensibili. Anche come agg.: idee archetipe.
3. Nel pensiero dello psichiatra e psicologo svizz. C. G. Jung (1875-1961), immagine primordiale contenuta nell’inconscio collettivo, la quale riunisce le esperienze della specie umana e della vita animale che la precedette, costituendo gli elementi simbolici delle favole, delle leggende e dei sogni.
4. Nella critica testuale, il manoscritto non noto ma ricostruibile con maggiore o minor sicurezza attraverso il confronto dei manoscritti noti, come quello da cui essi tutti deriverebbero secondo i rapporti di dipendenza raffigurati nello stemma, o albero genealogico; l’archetipo rappresenta un testo che, rispetto ai codici noti, è più vicino e complessivamente più fedele all’originale. Il termine è usato con analogo sign. anche nell’archeologia e nella storia dell’arte: statua che riproduce l’a. di Lisippo.
(dal vocabolario Treccani)
Uber
A un certo punto dell’episodio, Mickey prende un Uber per raggiungere Eric:
Uber, fondata da Travis Kalanick e Garrett Camp nel 2009, è un’azienda con sede a San Francisco che fornisce servizi di trasporto automobilistico privato attraverso un’app che mette in collegamento diretto passeggeri e autisti. Negli ultimi anni ha ottenuto un successo enorme ed è presente in decine di città in tutto il mondo (è arrivata in Italia nel 2013).
Normalmente le auto sono guidate da autisti professionisti, dotati di una licenza e di auto registrate per il trasporto a pagamento di clienti. Esiste poi UberPop, un servizio che permette a chiunque di registrarsi come autista e di usare la propria auto per trasportare clienti paganti. Ha avuto un grande successo perché permette agli autisti di guadagnare senza la necessità di permessi o licenze ed è per gli utenti molto conveniente rispetto a un taxi o un classico Uber.
In Italia UberPop è stato dichiarato illegale nel 2015. Fortemente osteggiato dai tassisti, è illegale anche in molte altre nazioni. Negli Stati Uniti invece ha preso piede, e compare o viene citato in numerose serie tv recenti.
The Big Bang Theory, stagione 9, episodio 15 (The Valentino Submergence):
The Big Bang Theory, stagione 9, episodio 23 (The Line Substitution Solution):
Girls, stagione 5, episodio 8 (Homeward Bound):
Girls, stagione 5, episodio 9 (Love Stories):
Master of None, stagione 1, episodio 1 (Plan B):
UberX e UberBLACK si riferiscono alle fasce di qualità del servizio. Uber mette a disposizione sei opzioni:
UberX – Low cost, su un’utilitaria.
UberTAXI – Il classico taxi in versione Uber.
UberBLACK – L’opzione “originaria” di Uber, su una berlina.
UberSUV – A bordo di un SUV.
UberXL – Auto con sei o più posti.
UberLUX – Auto elegante e costosa.
Uber è menzionato anche in Big Bang Theory, stagione 9, episodio 16 (The Positive Negative Reaction), e in Person of Interest, stagione 5, episodio 1 (B.S.O.D.), c’è una scena in cui John Reese in fuga si lancia dentro una macchina sulla quale sta salendo un tizio che gli dice “Dude, this is my Uber!”.
Sawing logs
Dopo una festa, due ragazze chiedono a Gus cosa farà ora, e lui risponde “sawing some logs”. Nel doppiaggio italiano è stata tradotta quasi letteralmente “sego qualche albero” (i sottotitoli di Netflix dicono “vado a segare qualche tronco”), e non sembra avere molto senso. In inglese, “saw (some) logs” o “saw wood” significa russare, producendo un rumore simile a quello di una motosega che taglia dei tronchi, e anche dormire profondamente, essere profondamente addormentati. Se il concetto non vi è chiaro, ecco un video esplicativo su YouTube.
E lo so che quando si parla di seghe pensate a certe cose, ma in inglese ci sono un sacco di modi per dire “masturbazione” però nessuno che abbia a che fare con questo attrezzo da boscaioli (potete controllare su Sex-Lexis, un dizionario di termini sessuali).
Cometa di Halley
Nell’ultima parte dell’episodio, Gus indossa una maglietta della cometa di Halley, sulla quale scriverò un post a parte perché ci sono troppe cose da dire.