La scorsa domenica, eccezionalmente, sono andata al cinema: ho visto Gone Girl, film del 2014 diretto da David Fincher, con Ben Affleck e Rosamund Pike.
Il titolo italiano, L’amore bugiardo – Gone Girl, riprende la brutta traduzione italiana del romanzo da cui il film è tratto, di Gillian Flynn.
Gillian Flynn è una scrittrice americana autrice di tre romanzi thriller, tutti tradotti anche in italiano: Sulla pelle (Sharp Objects), Nei luoghi oscuri (Dark Places) e questo L’amore bugiardo (Gone Girl).
Il film dura 149 minuti (sì, due ore e mezza. È lungo).
La colonna sonora è di Trent Reznor e Atticus Ross.
La storia comincia il giorno del quinto anniversario di matrimonio di Amy e Nick: Amy non si trova, è scomparsa, e in casa ci sono evidenti segni di una colluttazione. Il marito Nick viene subito sospettato di averla uccisa.
Il regista, David Fincher, ha una carriera notevole.
Da giovanissimo ha lavorato per la Industrial Light & Magic, l’azienda di effetti speciali di George Lucas, come assistente agli effetti visivi in Il ritorno dello Jedi (1983), La storia infinita (1984) e Indiana Jones e il tempio maledetto (1984).
Ha diretto spot televisivi e videoclip musicali, e soprattutto parecchi film di successo: Seven (1995), Fight Club (1999), Panic Room (2002), Il curioso caso di Benjamin Button (2008), The Social Network (2010), Millennium – Uomini che odiano le donne (The Girl with the Dragon Tattoo, 2011).
Nel 2007 David Fincher ha diretto anche Zodiac, basato sui libri di Robert Graysmith dedicati al Killer dello Zodiaco (Zodiac Killer), assassino seriale statunitense attivo nella California settentrionale negli anni Sessanta e Settanta.
Il soprannome Zodiac se lo diede da solo in una serie di lettere inviate alla stampa, contenenti messaggi cifrati, alcuni dei quali ancora insoluti. Una lettera, decifrata, diceva tra le altre cose: “I like killing people because it is so much fun”.
Le vittime accertate di Zodiac sono cinque, uccise nel 1968 e 1969, ma gli vengono attribuiti numerosi altri omicidi, senza sufficienti prove per confermarli.
Nel corso degli anni molte persone siano state sospettate di essere Zodiac, ma la vera identità del killer è ancora oggi sconosciuta. Il sospettato principale è stato Arthur Leigh Allen, che negò sempre tutto, fino alla morte nel 1992. Contro di lui la polizia aveva un gran numero di prove circostanziali, ma non sufficienti per incriminarlo, anche perché la calligrafia e le impronte digitali di Allen non corrispondevano a quelle presumibilmente di Zodiac.
Qualche informazione su Ben Affleck:
Il suo nome completo è Benjamin Géza Affleck-Boldt. È stato fidanzato con Gwyneth Paltrow e poi con Jennifer Lopez. Attualmente è sposato con Jennifer Garner e hanno due figlie e un figlio. È un ottimo giocatore di poker, ha avuto problemi di alcolismo, ed è molto amico di Matt Damon, con il quale ha vinto un Oscar nel 1998 per la miglior sceneggiatura originale per Will Hunting – Genio ribelle (Good Will Hunting), diretto da Gus Van Sant.
Ha un fratello minore, Casey Affleck, il cui vero nome è Caleb Casey McGuire Affleck-Boldt. Anche lui fa l’attore, ed è sposato con Summer Phoenix, sorella di Joaquin Phoenix (cioè, ma vi immaginate il pranzo di Natale di questa gente? Praticamente mezza Hollywood).
In Gone Girl, Nick (Ben Affleck) ha una sorella gemella, Margo, interpretata da Carrie Coon. I due attori sono molto credibili come fratelli gemelli, nonostante la discreta differenza di età: lui è nato nel 1972, lei nel 1981.
Carrie Coon, per chi non lo sapesse, fa Nora Durst in The Leftovers, ed è meravigliosa.
Carrie Coon ha lavorato soprattutto in teatro: lei e il marito Tracy Letts si sono conosciuti quando entrambi recitavano nel dramma teatrale Chi ha paura di Virginia Woolf? (Who’s afraid of Virginia Woolf?). Tracy Letts (nato nel 1965, a proposito di differenza di età) fa anche il senatore Andrew Lockhart nelle stagioni 3 e 4 di Homeland, che è attualmente il direttore della CIA.
Vediamo come riesco a parlare di Lost in qualunque articolo.
Le indagini per la scomparsa di Amy sono condotte dalla detective Rhonda Boney, interpretata da Kim Dickens, che aveva una piccola parte in Lost: era Cassidy Phillips, una donna da poco divorziata che viene truffata da Sawyer. Cassidy era innamorata di lui e gli dà una figlia, Clementine. In più Cassidy conosce Kate e le due diventano amiche.
In Gone Girl, nel ruolo di Desi Collings, vediamo anche Neil Patrick Harris, che è “un attore, cantante, doppiatore, ballerino, presentatore e prestigiatore statunitense, noto soprattutto per la serie televisiva Doogie Howser e la sitcom How I Met Your Mother”. In quest’ultima interpreta Barney Stinson.
Desi: You’re not bored?
Amy: Desi, how could I be bored? You can discuss 18th-century symphonies, 19th-century impressionists, quote Proust in French,…
Oltre a Proust, nel film c’è almeno un altro riferimento letterario esplicito, quando Nick dice a Amy:
You were an alienated teen and only Elizabeth Bennet understood you.
Elizabeth “Lizzy” Bennet è la protagonista femminile di Orgoglio e pregiudizio, romanzo di Jane Austen pubblicato nel 1813.
Elizabeth è intelligente, razionale, forte, ma anche sensibile e femminile.
Curiosamente, il personaggio di Amy, che nell’adolescenza si identificava con Elizabeth Bennet, è interpretato da Rosamund Pike, attrice britannica che tra le altre cose ha recitato proprio in Orgoglio e pregiudizio, il film del 2005 diretto da Joe Wright, dove però interpretava Jane Bennet. Jane è la prima delle cinque sorelle, ed è considerata la più bella. Nel film, Keira Knightley era Elizabeth Bennet.
Cercando informazioni su Orgoglio e pregiudizio (Pride and Prejudice), ho scoperto per caso Orgoglio e pregiudizio e zombie (Pride and Prejudice and Zombies), romanzo di Seth Grahame-Smith che unisce il classico della Austen con gli zombie. Uscirà presumibilmente nel 2015 un adattamento cinematografico. “Il romanzo segue la trama originale di Orgoglio e pregiudizio, ma tutta la vicenda si svolge in un universo alternativo in cui l’Inghilterra di inizio Ottocento è infestata da zombie assassini.”
Rosamund Pike ha fatto anche La versione di Barney (Barney’s Version), il film del 2010 diretto da Richard J. Lewis e basato sull’omonimo romanzo di Mordecai Richler. Rosamund Pike era Miriam, conduttrice radiofonica newyorkese, la terza moglie di Barney e suo grande amore, conosciuta al ricevimento del secondo matrimonio dello stesso Barney.
Gone Girl, attraverso continui flashback, ripercorre i cinque anni di matrimonio dei protagonisti Nick e Amy, che festeggiano ogni anniversario seguendo scrupolosamente la tradizione. Ogni anniversario infatti viene tradizionalmente chiamato con il nome di un materiale, diverso ogni anno, e “i nomi dati ai vari anniversari sono una guida per i regali appropriati che gli sposi si scambieranno o, se hanno organizzato una festa, dei regali che gli invitati potranno consegnare agli sposi.”
A questo proposito, un dialogo tra Nick e la sorella Margo:
Nick: Year one, the traditional gift was paper. She got me a beautiful notebook. Told me to go write my novel.
Margo: What did you get her?
Nick: A kite. She had never flown a kite.
[…]
Margo: What’s the gift for five?
Nick: Wood.
Margo: So, what did you get her?
Nick: There’s no good gift for wood.
Margo: I know! Go home, fuck her brains out, slap her with your penis: “There’s some wood for you, bitch!”
La tradizione ha origine nella Germania medievale, mentre tutti i regali attuali sono stati stabiliti nel Novecento. Possono variare a seconda dei paesi, ma alcuni sono condivisi nella maggior parte dei luoghi.
L’ordine dei materiali, secondo Wikipedia, è “dal più fragile al più solido, proprio per simbolizzare la maggiore forza che via via la relazione va acquisendo”. Dunque la lana è più solida del ferro. Uhm.
Alcuni materiali particolari (che però appaiono soltanto nella lista della Wikipedia italiana, non in quella inglese):
11 Acero (nozze d’acero?)
16 Edera (nozze d’edera?!)
23 Acqua
27 Giaietto
31 Ebano
36 Silice
42 Diaspro
48 Feldspato
100 Osso (!)
Nel film si vedono i burattini Punch and Judy: Mr. Punch e sua moglie Judy sono due maschere inglesi tradizionali, utilizzate nei teatri dei burattini, molto popolari nel mondo anglosassone.
Il personaggio di Mr. Punch deriva dall’italiano Pulcinella, anglicizzato in Punchinello e poi abbreviato in “Punch”. Mr. Punch è un eroe negativo, violento e imbroglione. Porta sempre con sé un grande bastone, che solitamente usa per picchiare gli altri personaggi che compaiono nelle scenette.
Punch and Judy è anche una canzone di Elliott Smith.
Gone Girl è un thriller, per cui starò particolarmente attenta a spoilerare il meno possibile. Questo film, ma anche il romanzo, ha sollevato un discreto dibattito su una questione di genere.
L’autrice Gillian Flynn ha spiegato che intendeva smentire l’idea diffusa che le donne siano buone per natura, e spesso anche vittime (degli uomini), e voleva mostrare come le donne possano essere cattive e violente come lo sono gli uomini.
Ma molte femministe (e non solo) hanno visto quel personaggio di donna cattiva come l’ennesimo esempio del mito misogino che vede le donne come eterne manipolatrici, pazze e diaboliche, disposte a usare l’inganno e a sfruttare il proprio potere seduttivo per raggiungere i propri obiettivi.
Inoltre, nel film compare la storia di un falso stupro: una sera lei si presenta a casa del malcapitato con un vestito sexy e una bottiglia di bourbon, e lo induce a una nottata di sesso selvaggio ma consensuale. Il giorno dopo, lei si procura dei lividi e dei segni di legature ai polsi, e lo denuncia per stupro.
Ora, sembra che i falsi stupri, inscenati da donne vendicative, siano estremamente rari. Molto, molto più frequenti sono i casi di donne che hanno effettivamente subito violenze ma che non sporgono denuncia, oppure le cui denunce non vengono accolte da agenti scettici, tendenti a pensare che queste donne si stiano inventando tutto o stiano semplicemente esagerando.